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Atollo 239 Metallo Nero Medio - Lampada da Tavolo

€ 1.055,00
Disponibile
  • Maggiori Info
  • Descrizione

    La lampada da tavolo Atollo 239 in metallo nero, progettata da Vico Magistretti per Oluce, va oltre la semplice definizione del classico abat-jour.

    Si configura come un autentico mito e un'icona nel panorama del design, riconosciuta universalmente come uno dei simboli più emblematici. Nato nel 1977 sotto la geniale mente di Magistretti, il quale nel 1979 ne conquistò il Compasso d'Oro, questo capolavoro è entrato a far parte delle collezioni permanenti dei più prestigiosi musei di design, ma ha anche trovato dimora in numerose abitazioni, scelto da coloro che apprezzano selezionare con cura gli elementi che li circondano.

    Il segreto di Atollo 239 risiede nella sua struttura geometrica unica a forma di fungo, caratterizzata dal cono sul cilindro e la semisfera. Una scultura luminosa da cui nulla può essere sottratto o aggiunto, un'opera impossibile da imitare.

    Questa lampada, dotata di funzionalità dimmerabili, consente di regolare la luce in base alle proprie esigenze garantendo un'esperienza illuminante su misura. Oltre alla versione in metallo nero, disponiamo anche della raffinata variante in vetro bianco.

    Dettagli
    • Codice Prodotto: 1Atollo Metallo
    • Colore: Nero
    • Dimmerabile: Sì
    • Lampadina Att.: 2 x max 75 W (E27) - universal dimmer
    • Materiali: Metallo
    Taglie e misure
    • Diametro diffusore: 38 cm
      Diametro della base: 15 cm
      Altezza: 50 cm
    Brand
    • Oluce

      Oluce è l'azienda di design italiana più antica nel campo dell'illuminazione, fondata nel 1945 da Giuseppe Ostuni. La loro collezione è stata costruita come un racconto ricco e multiforme, abitato da icone del design italiano. Le forme iconiche dei loro prodotti articolano una grammatica visiva che diventa narrazione, una storia evocativa di suggestioni ed emozioni. La qualità dei materiali utilizzati rende le lampade Oluce oggetti di grande personalità che si inseriscono con disinvoltura in ambienti raffinati, creando un dialogo attraverso le generazioni e diventando parte integrante delle case che abitano.

       

                               

                                                                         

    Designer
    Vico Magistretti 1977
    Vico Magistretti nasce nel 1920, a Milano, qui si laurea in Architettura nel 1945 e immediatamente entra nello studio del padre Piergiulio. Durante la guerra aveva avuto modo di conoscere sia Gio Ponti al Regio Politecnico che Ernesto N. Rogers in Svizzera. Nell’immediato dopoguerra è attivamente coinvolto nei problemi della ricostruzione: teoricamente, attraverso il MSA (Movimento Studi Architettura) di cui è tra i fondatori, e praticamente, progettando per l’INA – Casa e per il QT8. Partecipa inoltre attivamente alle Triennali, curando numerose sezioni e vincendo alla IX edizione, nel 1951, una medaglia d’oro e alla X, nel 1954, il Granpremio. Tra le architetture più significative progettate a Milano in questo periodo ricordiamo la Torre al Parco, nel 1953-56, il palazzo per uffici in corso Europa, nel 1955-57, e 1’edificio di piazzale Aquileia, 1962-64. Seguono alcune ville uni-familiari, tra cui Casa Arosio ad Arenzano nel 1958, villa Schubert a Ello nel 1960, casa Bassetti ad Azzate nel 1960, casa Gardella ad Arenzano nel 1963. Del 1969-71 è il condominio di Piazza San Marco. Tra le architetture più recenti: la Facoltà di Biologia di Milano, 1978-81, la casa Tanimoto a Tokyo, 1985, e il deposito ATM di Milano Famagosta, 1989. Prolifico designer, vince il Compasso d’Oro nel 1967 per la lampada Eclisse di Artemide, nel 1979 per la Atollo di Oluce e per il divano Maralunga di Cassina. Progetta inoltre per ”De Padova”, Fritz Hansen, Campeggi, Fontana Arte, Fredericia, Kartell. Dal 1967 è stato membro dell’Accademia di San Luca e del Royal College of Art di Londra, dove è stato anche visiting professor. Muore a Milano il 19 settembre 2006.