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Sonora Oro e Bianco - Lampada a Sospensione

€2,877.00
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  • Description

    La lampada a sospensione OLuce Sonora 490/OR, con esterno bianco e interno oro, incarna la storia di una forma geometrica pura: la semisfera. Questa forma è stata un'ossessione di Magistretti per quasi trent'anni, declinata in diverse dimensioni e materiali.

    Originariamente realizzata in alluminio tornito nel 1976, con una dimensione di 100 centimetri, la Sonora ha subito varie trasformazioni nel corso degli anni. Nel 1990 è stata proposta in vetro soffiato acidato, mentre nel 2003 è stata presentata una variante in metacrilato, raggiungendo la straordinaria misura di 133 centimetri nel 2006, dimostrando così un'eccezionale avanzamento tecnologico.

    Sonora è indubbiamente una delle creazioni più amate da Magistretti. Egli riconosceva in questa lampada la capacità non solo di illuminare, ma soprattutto di caratterizzare l'intero ambiente, come un volume racchiuso in un altro volume, che è la stanza.

     

    Details
    • Product Code: 9Sonora
    • Color: Bianco, Oro
    • Light bulb att.: 1 x max 150W - E27
    • Materials: Metallo, PMMA
    Sizes and measurements
    • Altezza: 45 cm
      Diametro: 90 cm
      Lunghezza cavo: 290 cm
    Brand
    • Oluce

      Oluce è l'azienda di design italiana più antica nel campo dell'illuminazione, fondata nel 1945 da Giuseppe Ostuni. La loro collezione è stata costruita come un racconto ricco e multiforme, abitato da icone del design italiano. Le forme iconiche dei loro prodotti articolano una grammatica visiva che diventa narrazione, una storia evocativa di suggestioni ed emozioni. La qualità dei materiali utilizzati rende le lampade Oluce oggetti di grande personalità che si inseriscono con disinvoltura in ambienti raffinati, creando un dialogo attraverso le generazioni e diventando parte integrante delle case che abitano.

       

                               

                                                                         

    Designer
    Vico Magistretti 1976
    Vico Magistretti nasce nel 1920, a Milano, qui si laurea in Architettura nel 1945 e immediatamente entra nello studio del padre Piergiulio. Durante la guerra aveva avuto modo di conoscere sia Gio Ponti al Regio Politecnico che Ernesto N. Rogers in Svizzera. Nell’immediato dopoguerra è attivamente coinvolto nei problemi della ricostruzione: teoricamente, attraverso il MSA (Movimento Studi Architettura) di cui è tra i fondatori, e praticamente, progettando per l’INA – Casa e per il QT8. Partecipa inoltre attivamente alle Triennali, curando numerose sezioni e vincendo alla IX edizione, nel 1951, una medaglia d’oro e alla X, nel 1954, il Granpremio. Tra le architetture più significative progettate a Milano in questo periodo ricordiamo la Torre al Parco, nel 1953-56, il palazzo per uffici in corso Europa, nel 1955-57, e 1’edificio di piazzale Aquileia, 1962-64. Seguono alcune ville uni-familiari, tra cui Casa Arosio ad Arenzano nel 1958, villa Schubert a Ello nel 1960, casa Bassetti ad Azzate nel 1960, casa Gardella ad Arenzano nel 1963. Del 1969-71 è il condominio di Piazza San Marco. Tra le architetture più recenti: la Facoltà di Biologia di Milano, 1978-81, la casa Tanimoto a Tokyo, 1985, e il deposito ATM di Milano Famagosta, 1989. Prolifico designer, vince il Compasso d’Oro nel 1967 per la lampada Eclisse di Artemide, nel 1979 per la Atollo di Oluce e per il divano Maralunga di Cassina. Progetta inoltre per ”De Padova”, Fritz Hansen, Campeggi, Fontana Arte, Fredericia, Kartell. Dal 1967 è stato membro dell’Accademia di San Luca e del Royal College of Art di Londra, dove è stato anche visiting professor. Muore a Milano il 19 settembre 2006.